giovedì 7 ottobre 2010

Manifesto costitutivo di LeG




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Libertà e Giustizia è nata dalla proposta di un gruppo di persone che si è costituito come comitato dei garanti. I loro nomi sono: Gae Aulenti, Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Umberto Eco, Alessandro Galante Garrone, Claudio Magris, Guido Rossi, Giovanni Sartori, Umberto Veronesi.

Il cammino di Libertà e Giustizia lo costruiranno i suoi aderenti e sono pertanto aperte le adesioni di tutti i cittadini che vorranno trovare in questa libera associazione lo strumento per mettersi al servizio degli altri e del proprio Paese.
Oggi tanti nostri concittadini non sono soddisfatti dello stato del Paese ma non trovano gli strumenti culturali per unirsi e cambiarlo, per contare insieme, per far valere il loro impegno civile.
Perché il dibattito politico assomiglia spesso a una rissa o a uno spettacolo. Gli spazi di un confronto serio e moderno sono limitati e ristretti, gli ideologismi pesano ancora.
Libertà e Giustizia sarà il luogo per discutere serenamente, per creare occasioni di approfondimento e di documentazione sui fatti fondamentali che stanno mettendo in crisi la nostra democrazia.
Libertà e Giustizia non è un partito, non vuole diventarlo e non punta a sostituire i partiti, ma vuole dare un senso positivo all’insoddisfazione che cresce verso la politica, trasformandola in partecipazione e proposta.
Libertà e Giustizia vuole intervenire a spronare i partiti perché esercitino fino in fondo il loro ruolo di rappresentanti di valori, ideali e interessi legittimi. Vuole arricchire culturalmente la politica nazionale con le sue analisi e proposte.
Libertà e Giustizia vuole essere l’anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica.

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